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giovedì 29 aprile 2010

"Il curioso caso di Benjamin Button"




Noleggiato per caso e senza badare più di tanto alla trama, sono rimasto letteralmente colpito e non mi sarei mai aspettato di trovarmi davanti un film così intenso e profondo.

"Il curioso caso di Benjamin Button", basato su un breve racconto del 1922 di Francis Scott Fizgerald, narra la bizzarra storia di un uomo che percorre tutte le fasi della vita di un "normale" essere umano, ma al contrario (ossia nasce vecchio per poi morire giovane). Durante questo suo strano percorso conosce molte persone ma una donna, Daisy, sarà la vera ragione della sua intera esistenza. Con lei vivrà una intensa storia d amore "a metà strada", ossia quando le loro vite "anagraficamente" si incrocieranno.

Quello che mi ha colpito di questo film è come una persona possa vivere una vita "normale", forse anche più intensamente, toccandone però tutte le sue naturali fasi al contrario.
E' una pellicola che vi farà riflettere e, forse, anche piangere.
Vi riporto qua sotto una delle frasi più belle del film (ma ce ne sono davvero tante) e vi consiglio vivamente di noleggiarlo perchè merita:

"La vita può essere compresa soltanto guardando indietro, ma deve essere vissuta guardando avanti."
Besos

martedì 27 aprile 2010

Le "stagioni della vita"




Girovagando per YouTube si trova di tutto. Tante volte "inciampi" in video demenziali che ti fanno ridere, altre volte in video talmente stupidi che ti chiedi cosa abbia bevuto chi lo ha caricato e altre rimani stupito dalla bellezza delle immagini, dalla forza delle parole e della musica.
Alcuni giorni fa mi sono trovato davanti proprio uno di questi video e sono rimasto senza parole.
Ho deciso di condividerlo qui con chi mi segue.

Il video non ha bisogno di molte spiegazioni perché "parla" da solo e soprattutto fa riflettere sulle tante persone che incontriamo durante il nostro viaggio su questo pianeta.

La vita è un continuo intersecarsi di strade, vie, sentieri. Durante il nostro cammino incontriamo persone differenti: con alcune facciamo chilometri e chilometri, con altre pochi metri, con altre ancora solo un breve tratto ma tutte quante, se importanti per noi, ci lasciano qualcosa, ci fanno crescere, scrivono insieme a noi un capitolo importante della nostra vita.
Besos

domenica 18 aprile 2010

Vasco Rossi -Siamo soli




Sei in mezzo a una folla immensa. Tutti parlano, c è un gran rumore accanto a te. Tanti sorrisi, tante strette di mano eppure tu ti senti solo. Io mi sento solo. Siamo davvero soli?

giovedì 15 aprile 2010

I giovani che lasciano l' Italia




Un fenomeno sta interessando in questi ultimi anni il nostro paese: Quello della "fuga" dei giovani all estero. Questo è un fatto che stranamente la nostra società, chi ci governa non prende seriamente in considerazione. Why?

Si parla tanto dei cosiddetti "bamboccioni", di giovani che a trent anni sono ancora in casa con i genitori, si dipinge una generazione dedica solo al sesso, allo sballo, alla droga e all alcol. Una generazione che pare non sappia fare niente; giovani che fanno i bulli, che non sanno parlare, che non indovinano neanche un congiuntivo e si vantano di questo.

Mi chiedo ma è realmente cosi? O questo è solo uno dei mille modi che il nostro paese, o meglio i media hanno, per mascherare la cruda realtà ossia che purtroppo i giovani oggi non vedono nel loro paese un futuro e si vedono costretti a emigrare da altre parti dove, invece, si da loro voce ?
Il nostro è un paese gerontocratico dove gli anziani sono al potere. A differenza di altri paesi, europei e non, nel nostro non esiste un ricambio generazionale. Questo perchè se non sei figlio di quello giusto, se non sei amico di è dura avere un benchè minimo di carriera per chi, giustamente, non si accontenta di passare il resto della propria vita come precario senza possibilità o senza un minimo di certezza per il proprio futuro. Ecco la parola chiave di tutto: CERTEZZA.
In Italia i giovani non hanno nessuna certezza ed è questa la reale motivazione della loro fuga.

Si parla di una generazione di falliti, di bamboccioni, di una gioventù' bruciata... Bè io parlerei di una generazione DELUSA, INCAZZATA, SENZA STIMOLI, INTRAPPOLATA IN UN SISTEMA INGIUSTO. Parlerei di giovani che sono stufi di laurearsi per poi ritrovarsi a vita a fare un qualcosa che non li gratifica, che non rende il giusto merito al loro talento, a quello che hanno studiato. Parlerei di uno Stato che non da la possibilità ai giovani di metter su famiglia.
Davanti a tutto questo noi giovani siamo costretti a lasciare il nostro paese e a costruirci un futuro laddove ci viene permesso.

Concludo con una frase che ho trovato guardando un video su YouTube.
Siccome non mi piace prendermi il merito di cose non mie o che non ho scritto io, cito "la fonte".
Sul canale YouTube di Fabio Intiso (vi consiglio di iscrivervici, merita!) c è un video che lui ha intitolato "Home is where the heart is" ossia "casa è dove è il nostro cuore".
Ecco... Secondo voi un paese che non da futuro può essere la casa dei giovani?
Besos

lunedì 5 aprile 2010

Come creare un blog di successo



Recentemente sul motore di ricerca Google ho provato a digitare nella barra spaziatrice, per pura curiosità, la seguente frase:
"Come creare un blog di successo" e mi sono venuti fuori ben 6.990.000 risultati. Milioni e milioni di siti con titoli accattivanti del tipo: " come creare un blog di successo in otto semplici mosse" oppure " 10 regole per creare un blog di successo " o ancora " 15 ingredienti per fare un blog di successo ".
Tutte pagine web che, alla fine, finiscono sempre per dare i soliti consigli (trattare argomenti accattivanti, condividere il più possibile sui social network, seguire anche altri blog oltre al proprio, scrivere costantemente e condividere i propri feed).
Mentre leggevo tutti questi "consigli", o presunti tali, mi chiedevo:
Ma davvero una persona appena decide di aprire un blog la prima cosa che pensa è al successo, alla fama, a come avere nel minor tempo possibile il maggior numero di visite? Non si apre più un blog per il semplice piacere di farlo e si scrive di argomenti che a noi piacciono senza porsi come obiettivo primario quello di "cercare la gloria" ?

Aprire un blog, così come andare in palestra, fare musica con gli amici, deve essere prima di tutto un passatempo... UN HOBBY e non deve diventare il mezzo per soddisfare il nostro desiderio frustrato di successo.
Cosi come quando una persona va in palestra e lo dovrebbe fare non per diventare la più atletica e muscolosa ma semplicemente per sentirsi meglio con se stessa, allo stesso modo chi apre un blog dovrebbe farlo solo per il gusto di farlo.
Ogni hobby deve fare star bene prima di tutto noi stessi, deve piacere a noi, convincerci, rendere la nostra vita meno monotona possibile... Questi sono gli obiettivi che ci dobbiamo porre. Non la fama e il successo. Anche perchè trovo di per se stupido dare consigli o fare un elenco di cose da fare e cosa da non fare per diventare famosi perchè non funziona così!.

E poi in una società che ci spinge ad avere più persone possibili che ci vogliono, più "amici" possibili su facebook, piu visualizzazioni possibili del proprio canale, tutto più...più... be io dico:
Meglio la qualità alla quantità.
Besos