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venerdì 29 ottobre 2010

Mai dire mai



Nella vita ci sarà sempre qualcuno che vi dirà che non siete in grado di fare una cosa.

Ci sarà sempre un professore che vi spingerà a cambiare strada, un amico disonesto o una ragazza che non crederà in voi.

Ma poi come un grande puzzle, quando meno ve lo aspettate, tutti i tasselli torneranno improvvisamente al loro posto.
E allora si che potrete camminare a testa alta, urlando al mondo intero : "Ce l'ho fatta."
Fieri di non aver dato ascolto a quel professore, a quell amico disonesto o a quella ragazza.

Fieri di averci provato contro tutto, contro tutti. E di aver vinto.




Besos

lunedì 25 ottobre 2010

It' s Halloween Time



Fra pochi giorni è Halloween.

Una data che fino a qualche anno fa era "una qualunque", sparsa nel calendario fra le tante, ma che adesso invece è diventata un "pretesto" per festeggiare, per andare fuori a far baldoria.

Mai come quest anno Halloween è cosi sentito: su Youtube imperversano video di ogni genere su come "imbruttirsi" per bene. Nei negozi trovi ogni tipo di maschera, dal diavolo al demone passando per il boia, neanche fossimo a carnevale.
Perchè? Potere della globalizzazione o c'è dell altro?

Credo che nelle persone ci sia una gran voglia di evadere.

Siamo attorniati da cattive notizie, da pessimismo.
Si parla continuamente di lavoro che manca, di precariato, di giovani a spasso.
Si parla di crisi economica, di famiglie che a stento arrivano a fine mese, di un gran senso di insoddisfazione.
Tutto questo accompagnato da un voyareismo diffuso, da un interessamento ai casi di cronaca nera e alla morte che a me fa paura.


E' come se con questa festa si volesse esorcizzare tutto, scacciarlo via come gli spiriti maligni che caratterizzano questa sinistra notte.

Un po' di trucco, un mantello, due canini, una zucca in mano e via... Tutti giù in strada a suonare a ogni campanello.
Fra le labbra la frase di rito "scherzetto o dolcetto" e nel cuore l'illusione che basti una sola notte per cambiare questo mondo ormai alla deriva.

Besos

lunedì 18 ottobre 2010

Nostalgie da Facebook



Frequento poco il mondo dei social network (Facebook, Netlog) li trovo tutti dei mondi paralleli, delle realtà che non condivido.
Trovo abbastanza inutile stringere amicizie virtuali con dei perfetti sconosciuti, persone che difficilmente conoscerei e il cui rapporto si perde nel pallido schermo di un pc.

Poi un giorno anch io cedetti alla tentazione e decisi di aprire un account su Facebook, più per far conoscere il mio blog che per altre necessità.
E attraverso questo social network, ho riscoperto l'esistenza di persone le cui vite si erano incrociate con la mia per brevi tratti, per brevi periodi.
Persone che poi la mia mente aveva rimosso, cancellato via come fa una gomma su un foglio di carta.

E ho provato nostalgia.
Nostalgia per il tempo che scorre via come la polvere all interno di una clessidra, inesorabile.
Nostalgia per quelle persone che adesso sono lontane da me, Roma, Milano, immerse nelle loro nuove vite, nelle loro nuove abitudini.

Niente dura per sempre. Nessuno ci rida indietro il tempo vissuto o il tempo perso.

Di quello rimangono solo i rimpianti e un vuoto. Quel vuoto che pian piano la vita riempe con nuove esperienze, con nuove incontri e che fa dimenticare il passato.
Il tempo in fondo è galantuomo.

Besos

giovedì 14 ottobre 2010

Le strade che non abbiamo percorso



Quante volte da piccolo mi avranno chiesto: "E tu cosa vuoi fare da grande?"
E io mosso da quell'incoscienza che muove tutti i bambini inventavo le cose più disparate: ingegnere aerospaziale, costruttore di edifici su Marte.
Cose irrealizzabili, lavori che esistevano solo nella mia fervida fantasia.
Tutto mi sembrava possibile, tutto mi sembra reale. Ma poi con il passare del
tempo ho capito che non è cosi.




Ho capito che nella vita bisogna fare delle scelte, sacrificare qualcosa per ottenere altro.
Ho capito che difficilmente si puo avere tutto. Successo, fama, soldi, felicità, appagamento sentimentale.
E il ventiquatrenne Andrea di oggi cosa pensa della vita?




La vita è un sentiero che ci pone davanti diverse strade.

Alcune sono grandi illuminate asfaltate e ben visibili, altre sono invece più piccole, malmesse.
E in ogni istante della nostra vita facciamo una scelta.
Prendiamo una strada e ne tralasciamo mille altre senza sapere a cosa ci avrebbe portato quel percorso negato.
Magari avremmo incontrato la felicità, quella vera, o esaudito il nostro sogno riposto ormai in un cassetto polveroso, dimenticato e del quale ci siamo perfino scordati l esistenza.

Sono le strade che non abbiamo percorso. Quelle che la vita ci ha posto davanti e che noi abbiamo scartato come un abito che non ci piace più che ci lasciano dentro un vuoto incolmabile, quel vuoto tipico delle cose che non abbiamo potuto assaporare almeno per una volta, per un breve istante.

Besos

lunedì 11 ottobre 2010

Giustizia divina



Non si parla di altro.

Per strada, al supermercato, in treno, all'università.
In ogni luogo pubblico sento persone che discutono sulla scomparsa di Sara.

La morte di questa ragazza ha scosso le nostre coscienze. Si è abbattutta sulle nostre vite ordinarie come un boomerang, sconvolgendole e portando dietro di sè un alone di mistero.

Come è possibile che un uomo possa arrivare a tanto?
La mente umana è davvero così contorta?
Come si può continuare a speculare sulla vicenda inventando finti scoop, finte interviste verità?
E inoltre come si può "spettacolarizzare" tutto come fosse un orrido reality show?


Forse mi dimentico che vivo in una società caratterizzata da "Grandi Fratelli", da web cam, da Facebook... Una società in cui il termine condivisione va di pari passo con il termine apparire, sempre e comunque.
E chi se ne importa se si verrà ricordati per un fatto di cronaca nera, come già è successo alle sorelle Kappa.

L importante è esserci stati.
Essere stati in tv, aver dato in pasto tutto il proprio dolore (vero o presuponto) ai media.

Le lacrime agli occhi, la voce tremolante che invoca una giustizia divina... Giustizia a cui io non credo.

Besos

martedì 5 ottobre 2010

La felicità



E' un po' di giorni che mi chiedo cosa significhi veramente la parola "felicità".

Questa parola così tanto usata, agognata, cercata.
Questa parola che appare davanti ai nostri occhi come fosse un sogno e che vediamo irraggiungibile, come un alone lontano circondato da mille ostacoli da superare.
Per alcuni la felicità è un traguardo da raggiungere, per altri qualcosa di astratto... Qualcosa per cui non vale più la pena perdere tempo.

E' strano!
Ne siamo alla continua ricerca, alle volte sacrifichiamo buona parte della nostra vita per sperare di raggiungerla, un giorno.
Ma poi quando ce la ritroviamo davanti, neanche ce ne accorgiamo.


E' come fare una lunga corsa: ricordarsi tutta la fatica, tutto il sudore che abbiamo versato. Ma poi una volta arrivati al traguardo non accorgecene neanche.

Non riuscire a goderci il frutto del proprio lavoro.
E allora mi chiedo se il segreto di tutto sia davvero questo:





Besos

lunedì 4 ottobre 2010

Vite che si incrociano





Sono qua seduto sulla mia solita scrivania che considero ormai il mio "campo di battaglia". Non riesco a dormire, Morfeo è avido di sogni stasera.

Questa notte stellata mi riporta alla mente tutte quelle persone che ho incrociato nella mia vita.

In ogni stella vedo un volto

Un volto che ho guardato distrattamente, uno sguardo che non ho colto nella sua pienezza.
La vita è strana! Ci pone davanti mille possibilità e noi ne cogliamo la metà perchè siamo troppo presi dalle nostre vite per osservare anche quelle degli altri. E così ci incrociamo continuamente, distrattamente, in superficie.


Ci incrociamo per brevi tratti, senza trasporto, senza mai conoscerci veramente.
Come se fossimo perennemente in un frullatore o in una stazione di partenze e arrivi, andiamo avanti imperterriti come degli automi. In attesa che il destino bussi alla nostra porta.

Besos