Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

domenica 24 luglio 2011

Le vite degli altri

Sono abituato a vivere in campagna.
Una casa isolata immersa nel verde a pochi chilometri dal centro di Lucca senza vicini rompiscatole, senza strade troppo affollate.










Ma ogni estate la musica cambia.

Quest anno sono in una piccola viareggina abbastanza indipendente ma con vicini, alcuni un po' rumorosi e cani poco educati. E come tutti gli anni è stato difficile abituarmi ai nuovi ritmi che tutte le case in cui non hai mai vissuto ti impongono. Ai rumori, anche minimi, agli schimazzi notturni improvvisi.
Ma una volta che hai preso confidenza con tutto questo capisci che è solo un modo di vivere diverso dal tuo, un arricchimento.




Vivere a fianco di persone che non conosci, su strade più o meno affollate, in condomini circondati da terrazzi ognuno nel proprio piccolo angolo di mondo, è come vivere le vite degli altri senza volerlo.


Entrare nella loro quotidianetà come un ospite non invitato.
E così finisci per sapere ogni minimo spostamento, ogni abitudine.








Sai che il tuo vicino alle sette del mattino partirà col suo motore per andare al lavoro, tornerà all' una per poi ripartire alle tre fino alle sette.
Sai che la vecchietta solitaria del terzo piano alle otto di ogni sera porterà il cane a passeggio e puntualmente si lamenterà con la solita persona della confusione e dei giovani "che non sono più quelli di una volta", guardando con aria minacciosa tutti i condomini.
E se sentirai il profumo di caffè sai già da dove proviene.
E' l appartamento della signora davanti a te. Già te la immagini seduta a sorseggiarlo.
Un momento banale, scontato che si ripete con cadenze regolare in ogni famiglia ma che lei, senza saperlo, condividerà con te.




Complice quei muri troppo sottili vivi distrattamente le vite degli altri, le loro liti, le loro gioie.
Come se tu assistessi giornalmente a una rappresentazione teatrale senza pagare il biglietto, in cui la sceneggiatura è la vita.




Besos

martedì 19 luglio 2011

Non mollare




Io sono dell'idea che nella vita bisogna sempre provarci.



Ricordo ancora quando alcuni miei "amati" professori, dopo la Maturità, mi dissero che la facoltà, che il percorso che volevo intraprendere non era adatto a me.


Se avete un sogno, un'aspirazione, un progetto non fatevi MAI condizionare da chi vorrebbe altro per voi, o non vi reputa all'altezza.
Provateci, sbatteteci la testa.


Dovete farlo per voi stessi.
E non permettete mai ad altri di influenzare le vostre scelte, di dirvi no non sei capace, di stroncare sul nascere tutte le vostre aspirazione.


Vivere col rimorso, con quella rabbia dentro, finirà per consumarvi.






Besos

lunedì 18 luglio 2011





Questa è un'estate senza senso.



Non c è lo stesso brivido, la stessa gioia, la stessa spensieratezza di un anno fa.

Anche la gente mi appare diversa: tutti più tristi, più depressi con poca voglia di divertirsi, di conoscere.
E' davvero cosi o sono semplicemente io che sono cambiato?
Quello che avevo l anno scorso non mi basta più?


Tante domande, poche risposte e un'estate con le sue sfavillanti "milleluci" che quest'anno non riesco proprio a percepire.









Besos

lunedì 11 luglio 2011

Accontentarsi






Sono seduto sul letto con i vestiti appicciccati, la testa pesante. Faccio fatica a scrivere, a riflettere, a pensare. Guardo la finestra davanti a me aperta sperando che un leggero, flebile soffio di vento mi rinfreschi, rigeneri la mia mente, il mio corpo ma senza speranza.



Vi leggo molto e c'è una domada sul blog di Madis che mi ha toccato particolarmente. Lei si chiede:


Accontentarsi vuol dire perdere o vincere, essere dannatamente forti o terribilmente deboli?




Fino pochi anni fa da buon idealista e sognatore quale ero non avrei avuto dubbi: accontentarsi vuol dire perdere, non osare, non mettersi in discussione.

Ma crescendo ho capito che esistono tante variabili e ora non saprei davvero cosa rispondere. Forse perchè una soluzione, una risposta esaustiva e valida sempre per questa domanda non esiste.


Penso ci voglia coraggio per entrambe le cose.

Ci vuole coraggio per andare avanti, perseverare contro tutto e tutti e ci vuole coraggio per mettere da parte le proprie ambizioni personali, i propri sogni. Ridimensionarsi accontentandosi di una vita che non era esattamente come la volevamo.



Non ci sono perdenti o vincenti, ci sono scelte, circostanze a volte strane che ci allontano o avvicinano a ciò che vorremmo diventare, essere.
E non esiste un libro che ci insegni ad accontentarsi. E' la vita la nostra unica maestra.




Besos

venerdì 1 luglio 2011

Pensieri in disordine... Giugno








"Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri." (Alda Merini)






Nuove abitudini, nuove priorità e le giornate da reinventare... Completamente






Alle volte la pazzia é solo un punto di vista diverso dal tuo.






La morte di una persona ti lascia sempre dentro una sensazione di vuoto, di smarrimento. Capisci che niente è per sempre, che ogni attimo che vivi è un regalo del cielo. E quell atmosfera cupa, quell aria pesante che si respira ai funerali sono le frustrazioni, i sospiri della gente misti al dolore. Perchè davanti a una bara ognuno di noi, involontariamente, ripensa alla propria esistenza, ai propri errori. Si fa mille domande, mille promesse a cui non darà mai un seguito. Quei "da domani devo" sono solo parole che rimarranno sospese, in bilico. Stupide fragilità umane pronte ad essere spazzate via in un colpo di vento.






Solo quando riuscirai a scrivere di cose che non ti appartengono, che non hai mai vissuto sulla tua pelle e riuscirai ad emozionare che ti legge. Solo allora potrai dire di saper scrivere.






E l'estate è davvero iniziata. Non si sa come ma è iniziata...





E all improvviso senti quel nodo in gola, quel buco nero che si allarga a macchia d olio e si impadronisce di te. Ti senti fuori luogo, incapace, inadatto. Vorresti solo tornare indietro, ricominciare tutto daccapo. Una nuova vita, nuovi amici. Un diverso modo di approcciarsi agli altri, un nuovo te.






"E' uno sbaglio andare a istinto. Ti porta fino a un certo punto, poi ti molla. Quando cominci a indurirti non hai più nulla, l istinto muore giovane. Si trasforma in sospetto. E tu resti un semplice ignorante in balia delle tue menomazioni." (Nessuno si salva da solo, Margaret Mazzantini)






E arriva il momento in cui impari a fregartene di tutta quella gente che ti guarda ridendo sotto i baffi, che giudica gli altri prima di se stessa. Quella gente che vede il marcio in tutto quello che fai, che dici. Persone represse che criticano, criticano ma non sono mai pronte a mettersi in discussione.