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giovedì 24 marzo 2011

La laurea



Dopo l ennesimo incontro con un mio compagno di corso completamente demente, sono sempre più convinto che una laurea non renda una persona migliore di un'altra.


Ripensando a tutti coloro la cui vita si è incrociata con la mia, mi rendo conto che le persone che mi hanno davvero insegnato qualcosa, quelle con cui ho condiviso momenti importanti... Le persone che mi hanno fatto vedere il mondo sotto un'altra angolatura, non erano laureate.
Ed è strano come molti invece siano convinti del contrario.





La laurea viene vista come il mezzo necessario per misurare la propria intelligenza. E' la chiave, la tappa obbligata, il segreto per risolvere tutti i propri problemi... L unico modo per essere felici e realizzarsi nella vita.








In realtà è solo una qualifica, un pezzo di carta. Può aiutarti per fare carriera, ma non ti arricchisce come "persona". Non ti rende un eletto.





Puoi avere mille titoli, diecimila master conseguiti con il massimo dei voti, ma se nasci vuoto, rimarrai vuoto.













"TUTTI GLI UOMINI SI NUTRONO, MA POCHI SANNO DISTINGUERE I SAPORI."

(Confucio)





Besos

giovedì 17 marzo 2011

Incertezza




Sto vivendo un periodo di incertezza.


Incertezza sul mio futuro.
Il tutto accompagnato da un senso di inadeguatezza, di fallimento costante. Come se fossi appeso a un filo sottilissimo, perennemente giudicato, sempre in bilico e pronto a cadere da un momento all altro.







Di solito in questi casi si cerca di "resettare" la propria vita. Si tagliano via i rami secchi, le amicizie sbagliate e si cerca nuova linfa. Magari facendo un bel viaggio, dando nuova energia e speranza alle proprie passioni, ai propri sogni.









Si sorride amaramente, autocoinvincendoci che è solo un momento di passaggio, che tutto prima o poi passerà. DEVE PASSARE.









Ma dietro a quel sorriso si nasconde un mondo.









Un mondo fatto di silenzi, di precariato, di frustazione. Di porte sbattute in faccia, di difficoltà a trovare lavoro. Un mondo fatto di immorali, di giovani che non vengono ascoltati, capiti, aiutati.













Un mondo in cui non importa quanto sei bravo, quanto ti impegni, ma quante conoscenze "giuste" hai, quanto sei furbo.











E quando i tuoi occhi vedono tutto questo, ti trovi davanti a un bivio: Essere come loro o continuare per la tua strada?











E all improvviso ti senti inerme, svuotato.
Tutti i tuoi sogni, le tue speranze, i tuoi progetti di vita rimangono alle tue spalle.



Come foglie secche e sbriciolate.







Besos

martedì 8 marzo 2011

Liebster Blog




Trovo questo metodo dei premi un modo molto efficace per conoscere e farsi conoscere.


Un modo per uscire dal proprio seminato, allargare i propri orizzonti.
Un modo per dimostrare riconoscenza verso quei blog che ci emozionano, ci fanno ridere, piangere e che non possiamo fare a meno di leggere.


E poco importa se non conosciamo "dal vivo" il blogger in questione.
Non vediamo il suo volto, il suo sguardo, i suoi occhi. Non fa parte della nostra quotidianetà, non condividiamo niente di "reale" con lui.

In fondo tutto questo ci appare secondario, superficiale.


Perchè a noi ci bastano le sue parole, le sue immagini, il suo modo di scrivere. E' questa l'eredità più importante che ci lascia.
La distanza non sempre è un limite. O un male.










Ringrazio di cuore CiuccoRock per le belle parole e la fiducia che mi continua a dimostrare.

GRAZIE!





E adesso tocca a me.
Il "regolamento" prevederebbe che io premiassi 3/5 blog. Ma trattandosi questo di un premio per blog EMERGENTI, alla fine svilirei l'importanza di questo riconoscimento finendo per attribuirlo a bloggers che hanno già molte visualizzazioni e lettori fissi. Quindi ho deciso di dare questo premio solamente a un blog:



Chronicles of a Charmless Man



Besos

domenica 6 marzo 2011

Scrivere per sopravvivere



Sono le quattro di un sabato notte come molti altri. Già perchè ormai tutti i sabati sera, nella mia vita, si assomigliano. Hanno la stessa musica, gli stessi sguardi, gli stessi odori, gli stessi ritmi ben scanditi come il ticchettio di un orologio.
Non ci sono sorprese, fuoriprogramma.

Guardo fuori dalla finestra, fra le mani ho una tazza di thè caldo. E' buio, tutto tace solo il cinguettio di un uccello notturno mi ricorda che la vita va avanti, scorre comunque, inesorabile, anche nell oscurità.
In questo periodo mille sensazioni diverse mi attraversano, mi travolgono.
Tutte hanno come filo conduttore LA PAURA.




Paura di non farcela
Paura di non essere in grado, di non aver trovato ancora la mia strada.
Paura di non essere capito davvero.

E quando tutte queste paura ti logorano, ti uccidono dentro l unica cosa che ti rimane è scrivere.

Scrivere non per piacere, ma per sopravvivere.
Scrivere per gridare al mondo intero, come una nave in avaria che lancia un sos.
Scrivere per ritrovare quel filo, quella scintilla. La speranza di crederci ancora una volta. Di nuovo.
Scrivere perchè alla fine mi rimane solo quello. Come un'amara consolazione.


Besos