sabato 18 dicembre 2010
Il senso del Natale
Il Natale è ormai alle porte.
Nelle grandi città , nei piccoli paesini di provincia, al mare, in montagna, ovunque fra poco inizierà la folle corsa ai regali.
Le case si vestiranno a festa.
Compariranno i primi alberi di Natale, i primi presepi, le prime decorazioni, le grandi tavolate che riuniscono tutta la famiglia e in giro si percepirà la solita atmosfera: quella tipica del Natale che molti amano ma altrettanti detestano.
E poi inizieranno le solite telefonate "di circostanza", quelle che non riuscirò mai a capire.
Parenti, amici, persone che non vedi mai, che non senti mai, piomberanno nella tua vita, alzeranno la cornetta del telefono e ti chiameranno.
Come fosse un disco, con quella vocina sgradevole simile a quella che annuncia i treni in partenza e in arrivo nelle stazioni ferroviarie, senza trasporto, senza sentimento, esordiranno con la solita frase:
"Ciao, come va? Ma quanto tempo è passato? Troppo, bè dobbiamo assolutamente rimediare una di queste sere (sera che non arriverà mai). Bè volevo augurarti un felice Natale a te e alla tua famiglia. Un abbraccio grande." E riattacheranno
Ma cosa è diventato il Natale?
In questi ultimi anni il Natale non riesco proprio a sentirlo.
Quando ero piccolo amavo questa festa.
Scrivevo con gioia e trasporto la letterina a babbo natale e aspettavo con ansia la sera della vigilia. Il cuore mi batteva a tremila, ero felice, euforico e ogni anno era tutto nuovo, tutto bello... Ogni anno era tutto una sorpresa.
Ma adesso non è piu cosi.
Percepisco banalità, ovvietà, falsità.
E' come se l incantesimo si fosse rotto e la magia fosse volata via... Verso altri lidi.
Besos
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Purtroppo sta capitando anche questo. Non percepiamo il senso del Natale, a differenza degli anglosassoni! Un peccato!
RispondiEliminaConcordo in pieno sulle telefoNAte ad hoc.
RispondiEliminaNon capisco perchè ci sia bisogno di una festa 8o di un evento brutto) per sentire le persone...
Un tempo il Natale arrivava con il cuore.
RispondiEliminaOggi arriva solo più con la mente.
E la mente, purtroppo, è razionale.
Non sono prorio d'accordo, dipende come lo vivi...personalmente faccio i regali a chi amo davvero, telefono e faccio gli auguri a chi voglio, non faccio telefonate di circostanza anzi, quelle che faccio le faccio col cuore, passo le giornate di festa con le persone che magari per vari impegni non riesco a vedere molto e non vedo l'ora di spente mi è sempre piaciuta l'atmosfera natalizia...non sono mai stata risucchiata dal compra-compra generale, anzi me ne tengo ben alla larga!
RispondiEliminaMi piace questo post perché rispecchia quello che sto provando anche io da un bel po' di tempo. Il Natale mi mette quasi quasi un po' d'ansia. Rivedi persone che in fondo, se non le hai più viste un motivo ci sarà. Se io voglio rivedere qualcuno lo posso fare in un qualsiasi altro momento dell'anno, la scusa del "vediamoci per Natale" non mi piace proprio. E' tutto un business per andare a comprare e sperperare vagonate di soldi in regali e secondo me il vero senso di ciò che un tempo rappresentava veramente questa festa è andato perduto. Meglio dire che ci piace il periodo natalizio per le decorazioni, l'albero, i regali e il buon cibo. Un'occasione come un'altra per far baldoria... ma in pochissimi riflettono veramente sul reale significato del 25 dicembre. E' diventato un'abitudine e come tutte le abitudini rischi di dimenticare il perchè di ogni gesto.
RispondiEliminaps. nuova lettrice, splendido il tuo blog! complimenti!!
RispondiEliminawww.odorosapantera.blogspot.com
sì, anche io lo sento pochissimo... bah sinceramente me ne frega davvero poco... purtroppo è così, crescendo le cose cambiano!
RispondiEliminaCiao! Come vedi, ho ricambiato la visita :)
RispondiEliminaUn blog che apre con una frase di Schopenhauer merita di essere seguito a prescindere da tutto!
Blog semplice ed essenziale, come piace a me...
ciao sono una nuova lettrice...intanto complimenti per il blog davvero bello..se vuoi passare a farmi una visitina mi farebbe piacere....ciao
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