martedì 28 settembre 2010
Talenti sprecati
Da un po' di tempo osservo il mondo con occhi diversi.
Noto frenesia, stress, voglia di arrivare a qualunque costo.
Noto competitività.
Tutto questo accompagnato da un velo di tristezza, di malinconia.
E' come se molte persone non credano veramente in ciò che fanno, non siano soddisfatte, ma nonostante questo vadano avanti... Pronte a vivere una vita che non le appartiene.
Ognuno di noi viene al mondo con un dono.
C è chi sa scrivere, chi sa ballare, chi sa cantare, chi è un genio in matematica.
E la nostra missione è quella di seguire questa scia. Far si che la nostra passione diventi il nostro lavoro.
Non è semplice.
A volte la vita ci pone davanti a delle scelte che inevitabilmente cambiano il corso della nostra esistenza.
Magari non si ha coraggio nel perseverare, nel continuare a coltivare le proprie passioni e prendiamo altre vie.
Ci sacrifichiamo in nome di uno stipendio un po' piu alto o di maggiori certezze.
E così facendo viviamo una vita a metà, fatta di rimpianti, di rimorsi.
Una vita che qualcun altro ha scelto per noi.
Besos
venerdì 24 settembre 2010
Le dieci cose che amo
Sono passati quasi sette mesi da quel lontano 27 febbraio 2010, giorno in cui fra mille dubbi e poche certezze ho deciso di aprire questo blog.
Mai avrei pensato che questa esperienza, nata quasi come uno scherzo, potesse arricchirmi così tanto umanamente e mai avrei pensato che un giorno sarei stato "premiato" da due blogger che mi seguono.
Stasera ho scoperto proprio questo e la cosa mi riempe di orgoglio e mi lusinga.
Grazie Chiara (Il soffitto di casa mia)
Grazie Martina (I pensieri di Martina)
E adesso, dopo una lunga psicoanalisi, ecco la "mia" lista delle dieci cose che amo:
1) Amo la notte.
Di notte riesco ad essere me stesso al cento per cento, è come se venisse fuori la parte migliore di me.
E' di notte che ho preso le decisioni più importanti della mia vita, è di notte che studio, che leggo. Ed era notte quando decisi di aprire questo blog.
2) Amo il mio blog.
Lo ho amato dal primo giorno che ho iniziato a scriverci, anche se lo negavo a me stesso. Adesso è una parte di me.
3) Amo i miei amici. Amo le risate che facciamo insieme ogni volta che ci vediamo... Ogni volta come se fosse la prima.
4) Amo il mio cane.
Ricordo ancora quando mia madre lo portò in casa.
Era un batuffolo bianco pieno di pelo e doveva essere il regalo di compleanno di mio padre. In realtà è stato un regalo per tutti noi, il piu bello che ricordi.
5) Amo i miei oggetti e li conservo gelosamente.
Sono convinto che dietro ad una semplice penna, a un quaderno o a un pantalone che non mettiamo più si nasconda qualcosa che racconta di noi, del nostro passato, di quello che eravamo.
Non è vero che gli oggetti che ci circondano non hanno alcun significato, hanno il significato che i nostri ricordi gli attribuiscono.
6) Amo leggere.
Prediligo i romanzi anche se in realtà leggo di tutto.
7) Amo scrivere.
Scrivere è sempre stata una mia passione, un modo per isolarmi da tutto ciò che mi circondava. Un'arma di difesa contro le brutture del mondo, una fra le tante.
8) Amo la musica, ogni genere di musica. Basta che mi emozioni.
9) Amo i miei genitori, sebbene non creda molto ai legami di sangue.
Loro mi hanno aiutato in molti momenti difficili della mia vita, forse in un modo alcune volte sbagliato, ma a loro modo ci sono stati.
GRAZIE
10) E infine amo le piccole cose.
Un tramonto sul mare, un rondine che volando nel cielo sfiora l'acqua, un piacevole imprevisto.
Amo tutte quelle "piccole cose" che mi rendono vivo, che mi fanno sentire parte di questo mondo, che mi danno la forza di ricominciare.
E adesso ecco i blog da me "premiati" o segnalati. Anche se in realtà avrei voluto metterne molti di più ma mi attengo alle regole. Dieci devono essere e dieci sono:
1) Come quando fuori piove
2) Il soffitto di casa mia
3) Chronicles of a Charlmless Man
4) Guarda un filo d erba al vento e sentiti com lui
5) Lo spazio intorno
6) The angel fall
7) I pensieri di Martina
8) A tutto tondo intorno al mondo
9) Salice Spiangente
10) L essenziale è invisibile agli occhi
Besos
lunedì 20 settembre 2010
Una normale domenica sera
Stasera sono uscito con i miei amici di sempre.
Ho ripreso a frequentare quei posti, quei locali che avevo abbandonato a inizio estate e che stanotte mi son ritrovato davanti agli occhi.
Come se mi avessero aspettato durante tutti questi mesi di assenza, come fa un cane fedele, come fanno quelle persone che ci vogliono davvero bene.
Si sta avvicinando l inverno ed io ho bisogno di punti fermi.
Ho bisogno di trovarmi in posti che conosco nei quali so alla perfezione chi troverò, cosa farò.
Ho bisogno di lasciarmi alle spalle le pazzie e di ritornare a uno stile di vita più "semplice" fatto di poche cose, di poche certezze.
Perchè è di questo di cui sento la necessità ora... Di certezze.
E le follie le lascio all'estate.
Besos
giovedì 16 settembre 2010
All'università
Oggi sono tornato all'università.
Ci sono tornato dopo tre mesi di assenza. Ho preso il treno e ho percorso i soliti metri a piedi che dividono la stazione dalla mia facoltà.
Sono tanti i pensieri che affollavano nella mia mente: gioia, paura, timore.
Questo per me è un anno importante, di scelte.
Dovrò scegliere gli esami "integrativi" da dare, la tesi che il prossimo anno discuterò e pensare seriamente al mio futuro.
Un futuro che adesso vedo come un'incognita.
Un grande punto interrogativo in mezzo a poche certezze.
Mentre scrivo tengo fra le mani il mio libretto universitario e osservo la foto che mi ritrae. Vedo un ragazzo timido con tanta voglia di riscattarsi.
Ricordo il giorno in cui tutto è iniziato.
Ricordo la mia insicurezza, le gambe che mi tremavano, la paura che mi toglieva il fiato.
Ricordo i miei primi sguardi a quelle persone che sarebbero diventate miei compagni inseparabili di gioie e dolori.
Ricordo l'ansia del primo esame, la voglia di far bene, la volontà di lasciarmi alle spalle un periodo infelice.
Ricordo i treni perennemente sporchi e in ritardo, le mie corse contro il tempo per essere puntuale.
Il mondo universitario mi ha dato tanto.
E il giorno in cui dovrò abbandonarlo sarò triste, malinconico ma anche pronto... Pronto per nuove sfide.
Besos
venerdì 10 settembre 2010
Alle giostre
Oggi sono andato alle giostre.
Ed è stato come tornare indietro nel tempo.
Ho mangiato zucchero filato, sono montato sulle "macchinine a scontro" quelle che mi piacevano tanto quando ero piccolo.
Ho riprovato quell entusiasmo senza freni, quella gioia incondizionata, quello stupore che da troppo tempo mancavano nella mia vita.
Ero felice
Mi sentivo libero.
Libero di ridere a squarciagola, libero di scherzare, libero di fare lo stupido quanto e come volevo senza aver paura di cosa potessero pensare gli altri.
Questa giornata mi è servita.
Mi ha aiutato a fare ordine dentro di me, a capire quali sono le mie priorità.
Mi ha dato la forza di affrontare quei cambiamenti ormai inevitabili.
Mi ha fatto capire che è uno spreco di tempo portare avanti amicizie logore, usurate.
E infine mi ha riportato alla mente tutte quelle persone che hanno cercato di "cambiarmi" durante questi anni, ma non ci sono riuscite.
E sono giunto a una conclusione. Una conclusione sofferta ma inevitabile: queste persone non mi meritano.
Besos
mercoledì 8 settembre 2010
Cambiamenti
Cambiamento: una parola che racchiude al suo interno un mondo, un universo parallelo
Se ripenso al mio passato mi rendo conto che non è ho mai avuto veramente paura.
Eppure ho cambiato più volte casa, amicizie, abitudini, stili di vita.
Ho cambiato spesso pelle, più per rispondere a una mia "esigenza personale" che per piacere agli altri.
Ed adesso questa parola si ripresenta davanti ai miei occhi con insistenza, con arroganza.
Mi esorta a "cambiare strada", a mettere in discussione molti "punti fermi" della mia vita. E io non posso far finta di niente, non posso nascondermi.
Sarebbe da stupidi, da codardi.
E come se fosse scritta in ogni porta che attraverso, in ogni cosa che tocco, in ogni mio gesto quotidiano.
Ed io aspetto di avere la forza. Quella forza necessaria per sconvolgere nuovamente tutto, per dare un nuovo senso a ciò che mi circonda, per rinascere... Una seconda volta.
Besos
martedì 7 settembre 2010
Thinking...
"Bazzico" spesso Youtube. E sono molti i video che mi colpiscono per la loro semplicità, naturalezza e verità.
Non sono originalissimi, magari non ti dicono nulla di nuovo, nulla che la vita non ti abbia già posto davanti agli occhi ma ti aiutano a riflettere.
Specialmente in quei momenti "di transito".
In quei momenti in cui vorresti premere il tasto reset e riniziare tutto da zero. Ma non ne hai la forza.
E allora ti fermi a pensare. Cerchi aiuto, un'ancora di salvezza, un segnale.
E in quei momenti anche un semplice video può aiutarti a cambiare qualcosa della tua vita.
Spero vi piaccia.
Besos
Non sono originalissimi, magari non ti dicono nulla di nuovo, nulla che la vita non ti abbia già posto davanti agli occhi ma ti aiutano a riflettere.
Specialmente in quei momenti "di transito".
In quei momenti in cui vorresti premere il tasto reset e riniziare tutto da zero. Ma non ne hai la forza.
E allora ti fermi a pensare. Cerchi aiuto, un'ancora di salvezza, un segnale.
E in quei momenti anche un semplice video può aiutarti a cambiare qualcosa della tua vita.
Spero vi piaccia.
Besos
lunedì 6 settembre 2010
Il tatuaggio
Durante le mie giornate passate in spiaggia non ho fatto a meno di notare corpi tonici, definiti, guizzanti e alcune volte totalmente depilati (anche maschili) ricoperti per buona parte da disegni dalle forme più strane e bizzarre.
E durante questo continuo crocevia di gente fiera di mostrare a tutti i propri tatuaggi mi chiedevo: Ma cosa li spinge a questo? Per loro hanno un significato tutti quei simboli, quelle teste, quei serpenti, quei geroglifici?
Tatuare il proprio corpo come fosse un libro aperto, come fosse un romanzo da interpretare, decifrare. Marchiare a fuoco sulla pelle un'emozione, un avvenimento, un incontro che ha cambiato il corso della propria esistenza. E' davvero questo il significato del tatuaggio, o è solo una moda?
Besos
domenica 5 settembre 2010
Le piccole cose della vita
Oggi mi trovo immerso nel verde.
Di fronte a me il mare. Un mare azzurro cielo, cristallino.
Dietro le montagne con i loro contorni così ben definiti, avvolte da nuvole dense e bianche come schiuma.
E' una domenica serena, di pace, scandita da piccoli gesti che tendo troppo spesso a dimenticare.
Sono le piccole cose che fanno la vita.
Le cose che hai sempre davanti agli occhi e che finisci per non vedere nella loro unicità.
Le cose che dai per scontate, che guardi distrattamente.
Le cose che vorresti cambiare perchè ti appaiono sempre uguali a sè stesse e incapaci di trasmetterti emozioni nuove.
In questo mondo in cui tutto va a tremila, fermarsi per un attimo, concedere un po' di tempo solo a sè stessi, cogliere l ordine naturale delle cose, apprezzarne la sua bellezza, la sua perfezione è trasgredire.
Besos
venerdì 3 settembre 2010
Il blog è una parte di me
Quando ho deciso di aprire un mio spazio sul web, non credevo sarebbe diventato cosi importante nella mia vita.
A dire il vero ho sempre giudicato male le persone che si affezionavano troppo a tutto ciò che è "virtuale": agli amici su facebook, alle visualizzazioni, ai commenti.
Per me tutto ciò che non si poteva vedere, toccare in modo tangibile, era un surrogato della vita stessa... Una fuga dalla realtà.
Capivo poco l'importanza che poteva avere per una persona un commento o una visualizzazione fatta da chissà chi, distante mille miglia dal tuo mondo, dalla tua vita.
Vedevo tutto in modo molto astratto.
Consideravo le persone che popolano il mondo del web come dei semplici numeri... Numeri il cui volto rimaneva ben nascosto dietro un nick o un immagine accattivante e il cui sguardo si perdeva nell etere. Uno fra i tanti.
Bè adesso che sono passati un po' di mesi da quando, per gioco, ho iniziato questa "sfida"... Adesso che ho capito i meccanismi di questo mondo a me sconosciuto, mi devo ricredere.
Questa esperienza mi sta dando molto e mi ha insegnato una cosa:
Mai giudicare niente e nessuno senza conoscerlo realmente.
Besos
Back home
Ed eccomi di nuovo qui.
Dopo due mesi di "esilio" viareggino mi ritrovo seduto su una scrivania rimasta per troppo tempo vuota pronto a riprendere in mano la mia vita, i miei studi, il mio tran tran quotidiano.
Cosa mi lascio alle spalle e cosa mi porto dietro di questa estate?
Profumo di salsedine, un'abbronzatura "da favola", notti folli in compagnia di persone altrettanto folli e alcune valigie che ho riposto qui in un angolo della mia stanza.
Valigie che vorrei rimanessero per sempre chiuse, sigillate per trattenervi all interno tutti quegli odori, quei sapori, quelle sensazioni ancora vive sulla mia pelle che ancora popolano i miei pensieri.
Ma purtroppo non funziona così!
Prima o poi dovrò decidermi ad aprire quel dannato lucchetto che trattiene all interno tutti i miei indumenti e far si che quegli odori estivi, di cui i miei capi sono ormai intrisi, si confondano con l odore più familiare della mia camera.
Pian piano tutto svanirà: l'abbronzatura, l odore di salsedine.
Svaniranno quelle passeggiate sul molo dove il rumore delle onde sugli scogli, le luci in lontananza che illuminavano Viareggio mi facevano sentire vivo come non mai.
Svaniranno le folli "corse" sull autobus notturno, dove i controllori si improvvisavano guide turistiche, svanirà l'immagine del famoso orologio di Viareggio che scandiva le mie giornate, le mie serate sotto una luna che mi appariva sempre sorridente.
Tutto ciò che ho vissuto e che profuma di estate se ne andrà via furtivo, per lasciare spazio a sapori più invernali che sanno di minestrone caldo, di maglioni di lana, di legna che arde in un camino.
Besos
Dopo due mesi di "esilio" viareggino mi ritrovo seduto su una scrivania rimasta per troppo tempo vuota pronto a riprendere in mano la mia vita, i miei studi, il mio tran tran quotidiano.
Cosa mi lascio alle spalle e cosa mi porto dietro di questa estate?
Profumo di salsedine, un'abbronzatura "da favola", notti folli in compagnia di persone altrettanto folli e alcune valigie che ho riposto qui in un angolo della mia stanza.
Valigie che vorrei rimanessero per sempre chiuse, sigillate per trattenervi all interno tutti quegli odori, quei sapori, quelle sensazioni ancora vive sulla mia pelle che ancora popolano i miei pensieri.
Ma purtroppo non funziona così!
Prima o poi dovrò decidermi ad aprire quel dannato lucchetto che trattiene all interno tutti i miei indumenti e far si che quegli odori estivi, di cui i miei capi sono ormai intrisi, si confondano con l odore più familiare della mia camera.
Pian piano tutto svanirà: l'abbronzatura, l odore di salsedine.
Svaniranno quelle passeggiate sul molo dove il rumore delle onde sugli scogli, le luci in lontananza che illuminavano Viareggio mi facevano sentire vivo come non mai.
Svaniranno le folli "corse" sull autobus notturno, dove i controllori si improvvisavano guide turistiche, svanirà l'immagine del famoso orologio di Viareggio che scandiva le mie giornate, le mie serate sotto una luna che mi appariva sempre sorridente.
Tutto ciò che ho vissuto e che profuma di estate se ne andrà via furtivo, per lasciare spazio a sapori più invernali che sanno di minestrone caldo, di maglioni di lana, di legna che arde in un camino.
Besos
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