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giovedì 16 settembre 2010

All'università



Oggi sono tornato all'università.

Ci sono tornato dopo tre mesi di assenza. Ho preso il treno e ho percorso i soliti metri a piedi che dividono la stazione dalla mia facoltà.
Sono tanti i pensieri che affollavano nella mia mente: gioia, paura, timore.

Questo per me è un anno importante, di scelte.
Dovrò scegliere gli esami "integrativi" da dare, la tesi che il prossimo anno discuterò e pensare seriamente al mio futuro.

Un futuro che adesso vedo come un'incognita.

Un grande punto interrogativo in mezzo a poche certezze.





Mentre scrivo tengo fra le mani il mio libretto universitario e osservo la foto che mi ritrae. Vedo un ragazzo timido con tanta voglia di riscattarsi.


Ricordo il giorno in cui tutto è iniziato.
Ricordo la mia insicurezza, le gambe che mi tremavano, la paura che mi toglieva il fiato.
Ricordo i miei primi sguardi a quelle persone che sarebbero diventate miei compagni inseparabili di gioie e dolori.
Ricordo l'ansia del primo esame, la voglia di far bene, la volontà di lasciarmi alle spalle un periodo infelice.
Ricordo i treni perennemente sporchi e in ritardo, le mie corse contro il tempo per essere puntuale.

Il mondo universitario mi ha dato tanto.

E il giorno in cui dovrò abbandonarlo sarò triste, malinconico ma anche pronto... Pronto per nuove sfide.





Besos

10 commenti:

  1. Quando si hanno momenti di riflessione così profondi da farti pensare a milioni di cose in pochi metri, diventano per natura indimenticabili.Ci si rende conto in un attimo che la vita, come una barca a vela, presto virerà verso lidi lontani senza mai dimenticare il mare attraversato nel tempo.
    A presto,
    Heidi

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  2. Il tempo che ho passato all'università lo ricordo con felicità. Ci sono stati momenti belli e indimenticabili…i primi amori "seri", i compagni universatari che da conoscenti sono diventati amici sinceri, le sensazioni del primo e dell'ultimo esame, la tesi, la discussione ma come in tutte le cose quel periodo è stato anche molto duro, pieno di pianti e dolori. Il bello della vita è questo, ti da tanto ma c'è sempre il risvolto della medaglia. Sono cresciuta e sono diventata quello che sono anche grazie a quegli anni passati sui libri. Goditi ogni momento, assapora ogni sensazione perchè quello che ti dona quel periodo è speciale ed importante.

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  3. Forza e coraggio! Vedrai che andrà tutto bene: quando qualcosa ti piace particolarmente, fai di tutto per farla andare nel verso giusto... e soprattutto ci metti il cuore!!

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  4. E io faccio gli auguri a quel ragazzo timido con tanta voglia di riscattarsi!certa che con questo atteggiamento positivo e propositivo riuscirà certamente a trovare la sua strada!
    :)

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  5. @t Heidi: E' vero in certi momenti ti sembra che tutta la tua vita ti passi davanti agli occhi...

    @t Martina: Anche per me gli anni di università sono stati belli e ti assicuro che me li sto godendo tutt ora :)

    @t Chiara: Io penso che sia la passione a muoversi, sempre...

    @t Michi: Grazie Michi. Ti auguro anche a te di trovare la tua strada e che i fantasmi del passato ti abbandonino :)

    Grazie a tutti voi...

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  6. Ciao, Andrea la vita è piena di sfide!! Bisogna sempre esserne pronti, e vigili, ma non sempre lo si è, e si barcolla un attimo.. sulle proprie sfide!! Coraggio! :-)

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  7. Lo so Salice Spiangente
    Grazie di essere passata da qui, spero di ritrovarti :)

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  8. E' molto bello, il tuo blog!! :-) Nel mio sono all inizio.. :-) E' molto interessante. Ciao, Andrea. Un abbraccio, a te!

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  9. Sì anche per me l'università è stata un'esperienza importante..rispetto al periodo della scuola l'elastico è tirato, nel senso che si provano emozioni più intense e estreme, più "mature", sia in bene (contatto con tanta gente nuova, socializzazione e momenti di scherzo e di spasso con i colleghi "preferiti", pianificazione personale e autonoma dello studio..) sia in male (esami, rapporti difficili con certi prof, inesistenza di periodi di vacanza duraturi come invece c'erano negli anni della scuola). Finita l'università ci si sente come senza paracadute, si è disorientati e quindi ansiosi, perchè si sa bene che è arrivato il momento di decidere cosa saremo non nel prossimo trimestre o semestre o ecc ma nell'intera vita che abbiamo davanti

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