lunedì 11 ottobre 2010
Giustizia divina
Non si parla di altro.
Per strada, al supermercato, in treno, all'università.
In ogni luogo pubblico sento persone che discutono sulla scomparsa di Sara.
La morte di questa ragazza ha scosso le nostre coscienze. Si è abbattutta sulle nostre vite ordinarie come un boomerang, sconvolgendole e portando dietro di sè un alone di mistero.
Come è possibile che un uomo possa arrivare a tanto?
La mente umana è davvero così contorta?
Come si può continuare a speculare sulla vicenda inventando finti scoop, finte interviste verità?
E inoltre come si può "spettacolarizzare" tutto come fosse un orrido reality show?
Forse mi dimentico che vivo in una società caratterizzata da "Grandi Fratelli", da web cam, da Facebook... Una società in cui il termine condivisione va di pari passo con il termine apparire, sempre e comunque.
E chi se ne importa se si verrà ricordati per un fatto di cronaca nera, come già è successo alle sorelle Kappa.
L importante è esserci stati.
Essere stati in tv, aver dato in pasto tutto il proprio dolore (vero o presuponto) ai media.
Le lacrime agli occhi, la voce tremolante che invoca una giustizia divina... Giustizia a cui io non credo.
Besos
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A me ha sconvolto più che la morte di questa povera ragazza tutto il circo mediatico che si è aperto intorno. Quello mi ha disgustato ancor di più, se possibile.
RispondiEliminaCiao, sono nuova da queste parti e anch'io adesso ho un blog.
RispondiEliminaBeh, che dire, questa storia mi ha lasciata perplessa. Di mattina presto, appena sveglia, sentire una notizia del genere ti sconvolge. Non nego di aver pianto e singhiozzato davanti al pc, leggendo l'orribile resoconto. Avevo pensato che fosse scappata, avevo pensato si stesse divertendo con chissà chi e chissà dove. Invece..invece, come racconti tutto è tutto disgustoso. Dall'assassinio a Chi l'ha visto a Barbara D'Urso & co. Abbiamo perso la sensibilità, abbiamo perso la delicatezza e la bellezza. E' tutto così brutto.
Spero di poterti commentare presto su faccende meno tristi ^_^
ps: mi piace quello che scrivi e come lo fai! Complimenti.
@t Madis:
RispondiEliminaAnche a me questo circolo mediatico ma ha fatto schifo e continua a farmi molto schifo.
Lo trovo una totale mancanza di rispetto nei confronti di Sara...
@t Living on the Edge:
Innanzi tutto ti ringrazio dei complimenti e di essere passata dal mio blog. GRAZIE DAVVERO!
Questo è un post che in realtà non volevo fare, già se ne parla troppo in giro e non volevo essere ripetitivo, banale.
Ho semplicemente esposto il mio punto di vista cercando di puntare il dito, se possibile, su questa tv che specula sulle disgrazie altrui senza ritegno.
Questo apparire, questo mostrare il proprio dolore anche su un fatto così grave. Ci sono momenti in cui tutti noi dovremmo imparare a stare in silenzio. Credi sia la maggior forma di rispetto verso chi come Sara se ne è andata via soffrendo.
GRAZIE A TUTTI
Quoto MadiS. Sono sconvolta dallo spettacolo creato inotrno per per audience. Siamo una socità pessima.
RispondiEliminaCiao Andrea, hai ragione quando dici che questa storia la stanno "Spettacolizzando", non fanno altro che parlare di questo anche se secondo me va bene, ma fino a un certo punto, ora sta superando il limite. Non accetto che usano questa brutta vicenda per attirare il pubblico, per avere molti spettatori. Vedrai che ci faranno anche il film. Mah sono senza parole. Comunque per il commento che mi hai lasciato anche io non credo molto in Dio proprio per questi fatti che accadono ogni secondo che mi aprono gli occhi sulla sua esistenza. Come è possibile che lui non faccia niente davanti a tutto ciò? Io infatti spero che esista e che sia accanto a Sarah perché non meritava tutto ciò. Ciao un abbraccio a presto. :)
RispondiEliminaGrazie Martina, grazie Alba delle vostre riflessioni...
RispondiEliminaSecondo me questo caso ha avuto un così forte impatto emotivo sugli italiani semplicemente perchè "caldo": ovvero è stato risolto in poco tempo, dunque quando la notizia ancora capeggiava irrisolta sui giornali e alla tv. Se solo le indagini fossero state rallentate, o più difficoltose, e come spesso accade nella cronaca nera italiana il colpevole fosse stato incriminato dopo sei mesi, un anno, due anni... beh, probabilmente la metà delle persone avrebbe a stento ricordato il volto di questa ragazza.. perchè in tutto quel lasso di tempo sarebbero passate davanti ai loro occhi altre cento sconosciute Sara. Perchè le notizie sono tante, e le prime pagine dei nostri giornali sono in continuo mutamento, sempre pronti a soddisfare il nostro sgurado sul mondo e sulla natura umana. Io, in questo caso di cronaca, non vedo nulla di diverso o di insolito: stessa attenzione morbosa della società. L'unica differenza in questo caso, dicevo, è proprio questa: uno svolgimento veloce, un'attenzione costante, pathos alle stelle. Come un film dalla trama avvicnente e che sentiamo particolarmente vicino alle nostre vite, con un finale a sorpresa e continui colpi di scena: tutti si commuovono, tutti lo seguono, tutti lo apprezzano. In fondo la gente ha pagato il biglietto, ed è questo lo spettacolo che vuole vedere, nel cinema della natura umana.
RispondiEliminaIo non posso far altro che concordare con Chiara.
RispondiEliminaE la cosa che mi disgusta, tanto quanto quello che ha fatto lo zio di Sarah, è fare zapping e vedere su tutti i programmi sua cugina Sabrina in diretta che assiste a discorsi crudi a cui io personalmente forse non vorrei assistere. Con un dolore così grande non riuscirei ad avere sempre in casa giornalisti, microfoni e telecamere. Al contrario, mi sdraierei sul mio letto e non mi alzerei nemmeno per far visita a mio padre.
Su ogni programma sentiamo dire "siamo qui per far chiarezza" ma quale chiarezza? non fanno altro che ripetere le stesse cose da giorni ormai e non facciamo altro che vedere le stesse immagini, le stesse foto delle persone coinvolte. E' bombardamento psicologico, chi non vuole pensarci è costretto a farlo.
E un' ultima cosa che mi preme dire.. Premettendo che non mi permetterei mai di giudicare un evento più grave di un altro, che a prescindere dalle dinamiche delle cose c'è comunque gente che soffre. Quello che non ho sopportato è che nella stessa settimana in cui si parla della morte Sarah, 4 soldati ITALIANI muoiono in Afghanistan, ieri i funerali e lutto cittadino, Fine! Eppure pare che la vicenda di Sarah sia stata considerata così importante da offuscare quella dei soldati in Afghanistan. Questo non sopporto.
Grazie Chiara e grazie a tutti voi...
RispondiEliminaUn abbraccio :)
Purtroppo viviamo nella società del falso benessere. Concordo appieno :-(
RispondiEliminaE' vero Maria...
RispondiEliminaGrazie del tuo commento e grazie a tutti voi :)