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lunedì 1 maggio 2000

Pensieri in disordine... Aprile





Questo mese si apre con molte incomprensione. Non è il massimo.





Vi è mai capitato di dire in modo coinciso e diretto a voi stessi: Da oggi cambio vita?





"Cambia tutto affinchè nulla cambi" Da il Gattopardo.






Oggi non ho pensieri. Solo tanta stanchezza. Questa continua routine, ripetitività nei gesti e la mancanza di tempo da dedicare a ciò che davvero mi piace mi sta uccidendo dentro.







"Tenere un blog è mettere in piazza i propri sentimenti?" Assolutamente no e chi lo pensa dovrebbe prima leggerli i blog. Certa gente spara sentenze senza sapere niente, così tanto per...







Ormai la stupidità di alcune persone non mi tocca più. Sono vaccinato.






Ho imparato a mie spese che non dobbiamo mai giudicare le vite degli altri. Non ne abbiamo il diritto.






Tutto scorre con una normalita assordante






Quando pensi di esserti definitivamente lasciato alle spalle tutte le tue paure, i tuoi timori... In realtà ti accorgi che ti eri solo illuso di farlo.






"Pensavo di avere chiuso i conti con il passato, ma si vede che il passato non aveva chiuso i conti con me" (Dal film La Sconosciuta)






Vivo in una piccola città che offre davvero poco. Pochi punti di svago, pochi negozi, poche manifestazioni, poca vita. Una città in cui c è ancora la mentalità da piccolo paesino di campagna più che da città. Col tempo ho imparato ad apprezzarne i punti di forza: la vicinanza al mare e la vita che ancora ti permette di condurre ..."A misura d uomo". E per quanto la possa criticare, odiare non la cambierei con nessun altra megalopoli italiana. Solo se avessi la possibilità di andare a vivere a New York, allora si in quel caso lascerei davvero tutto.







Non tutti i sogni sono realizzabili, alcuni sono nati per rimanere tali.






Vedere che è primavera ma non sentirla realmente.






"Ma a cosa ti serva osservare gli altri? E' come se cercassi le prove che loro sono vulnerabili quanto lo sono io" (Da Siamo solo amici, Luca Bianchini)






Stanco, stanco, stanco. Basta tre volte per rendere l'idea?








E' la prima volta che partecipo ad un concorso "on line". Ringrazio Madis e la sorte che questa volta mi ha premiato.







Le cose accadono quando meno te lo aspetti. Alle volte non vanno cercate.






Deluso dalla cattiveria di alcune persone. Certa gente non si rende conto di quanto certi gesti, certe parole possono fare male. Ti giudica in superficie senza sapere niente di te. Mette in giro false verità dette solo per ferire, per farti sprofondare sempre piu in giù e per discreditare la tua immagine. Difficile capire come comportarsi in questi casi. Fare finta di nulla, dimostrarsi più forti, superiori o ripagare queste persone con la stessa moneta... Vendicarsi.
Mah!





In certi momenti mi viene voglia di mollare tutto. Vedo il mio impegno, le mie passioni, la mia vita come un contenitore che nessuno apprezza. E' li in bella mostra insieme a molti altri pieno di colori, di immagini, di belle speranze. Molti lo guardano distrattamente ma nessuno ne rimane colpito. Nessuno riesce a percepirne le potenzialità.
E alla fine finisci per non credere più in nulla.







"Il coraggio non è la torreggiante quercia che vede la tempesta andare e venire. E' il fragile bocciolo di rosa che si schiude nella neve."





3 commenti:

  1. ho notato il tuo contenitore. Mi piace molto.

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  2. A quelle persone, che non si rendono conto di quanto le parole possano far male, un bel VAFFANCULO non fa mai male.
    Quello che penso sempre è: vorrei vedere quelle persone tra vent'anni e cosa sono riuscite a fare grazie alla loro prepotenza e al loro non rispetto degli altri.

    E.

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  3. Quoto Emanuele; certe persone a volte non si rendono - o non vogliono rendersi conto - di quanto davvero le parole, certe parole, certe frasi possano ferire... E tu che ti sei sempre comportato magari con loro in modo sensibile, rispettoso, educato (sembra quasi che a volte più tratti male qualcuno, più questo qualcuno ti tratti bene, paradossalmente...); ne so qualcosa, ahimé.
    Sì, mandare certe persone a quel paese a volte sembra proprio essere necessario... e liberatorio! ;)

    Ciao!

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