Ogni anno in questo periodo c'è una sensazione strana che mi pervade: tristezza, malinconia, senso di vuoto prendono il sopravvento.
Fuori c'è il sole, il tempo è ancora estivo ma tutto questo non fa altro che aumentare la mia sofferenza, la malinconia.
A settembre si è tutti ancora un po' in bilico, sospesi.
Fisicamente siamo di nuovo a casa alle prese coi problemi, il lavoro, gli studi ma con la mente siamo ancora li su quella spiaggia.
Perchè il ricordo di quelle calde serate estive fra bagni di mezzanotte e serate che sembravano non finire mai sono ancora giovani, difficili da lasciarsi alle spalle. E quelle abitudini che si rimpossessano di noi (la sveglia, gli orari, il lavoro, le uscite programmate con gli amici) adesso ci appaiono come una limitazione alla nostra libertà.
Settembre è il mese delle speranze, dei progetti.
Con la mente ricaricata riguardi con occhio critico tutto quello che hai costruito nel corso dell anno e ti poni degli obiettivi . Perchè i cosiddetti "buoni propositi", i sogni nel cassetto, i progetti che avevamo abbandonato riprendono vita proprio in questo periodo dell anno quando la quotidianeità ancora non ci ha inghiottito del tutto nella sua asfissiante monotonia.
E poi ci sono i saluti e quel "ci vediamo l anno prossimo" che lascia l amaro in bocca.
Ma come si fa a sapere cosa si farà il prossimo anno, se torneremo o meno in quella spiaggia, a quel bagno, in quella località.
Se c'è una cosa che ho imparato da questa estate e di non dare mai niente per scontato.
Le persone cambiano, le circostanze pure e la vita può portarti ovunque, specialmente in un anno.
Mai fare progetti a lungo termine, mai dire torneremo perchè non possiamo esserne così certi. Bisogna cercare di cogliere l attimo, viverlo perchè potrebbe non ripresentarsi
più.
Besos
mercoledì 7 settembre 2011
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Caro Andrea, questo post cade a pennello con il mio stato d'animo.
RispondiEliminaSpero che arrivi presto l'autunno per lasciarmi indietro il sole estivo.