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venerdì 26 marzo 2010

La censura



La democrazia oggi in Italia è davvero a rischio? Perchè quando si affronta il tema della libertà di informazione bisogna fare i conti anche con i partiti, con le ideologie politiche... Perchè?


Quando ho deciso di aprire un blog su Internet la prima cosa che mi sono ripromesso è quella di non scrivere nè di politica, nè delle mie idee politiche (ammesso e concesso che ne abbia).
Ho voluto immaginare questo blog come uno spazio aperto a 360 gradi dove affronto tutte le tematiche possibili (dalle più leggere alle più impegnate)... Tutte ma non scrivo di politica. Vi chiederete voi... Perchè?
Semplicemente penso che non sia sempre e comunque necessario sbandierare le proprie posizioni politiche. Questa è una mia decisione che alcuni condivideranno, altri no ma è una mia decisione LIBERA.

Quello che è successo in questi giorni nel nostro paese invece è tutto tranne che un atteggiamento "liberale".
Come si può in una società che si definisce civile e PLURALE imbavagliare l'informazione, chiudere tutti i programmi di approfondimento politico e non in un azienda, LA RAI, che è pubblica, che vive sul canone che noi cittadini versiamo? Come si puo costringere i cittadini a sorbirsi notizie pilotate dal "capetto" di turno?
Tutto cio credo sia inaccettabile. In una azienda pubblica bisogna garantire la "sete di informazione" di tutti... DI TUTTI!. E non solo di una parte di italiani.
Purtroppo stiamo vivendo un periodo molto buio in cui la gente di fronte a tutto ciò invece di arrabbiarsi, di farsi sentire, sta zitta, si assuefà finendo poi con l abituarsi considerando così tutto questo normale.
Ecco quello che mi sento di dire è che tutto questo, in una moderna democrazia, NON è normale. Cerchiamo almeno per un attimo di lasciare da parte le nostre idee politiche e lottiamo tutti assieme per un' Italia che sia davvero democratica, non solo a parole.
Sforziamoci e ascoltiamo le persone che non la pensano come noi, creiamo dibattiti politici e non vivaci in cui ci confrontiamo l un l altro con rispetto senza urlarci addosso dicendoci le peggio cose.
Soltanto in questo modo possiamo cercare di uscire da questa condizione di imbarbarimento collettivo.
Besos

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